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Riassunto della conferenza di Berlino – 1 Parte

Il 4 e 5 maggio si è tenuta a Berlino la MBS Xojo Developer Conference, un evento estremamente interessante a cui hanno partecipato più di 80 sviluppatori provenienti da tutto il mondo.

La conferenza si è tenuta presso l’Ellington Hotel di Berlino il cui personale è stato molto gentile e disponibile. La posizione dell’Hotel vicino ai principali collegamenti cittadini ha permesso ai partecipanti, nonostante la temperatura non propriamente primaverile, di visitare la capitale tedesca e di apprezzarne le caratteristiche  che la rendono una delle mete turistiche più importanti a livello europeo.

Lo staff di Xojo era presente con Geoff Perlman, CEO di Xojo; Travis Hill, responsabile del nuovo framework e con tutti gli evangelisti europei: Antonio Rinaldi (Italia), Ulrich Bogun (Germania), Stéphane Pinel (Francia) e Javier Rodriguez Menéndez (Spagna).

L’organizzazione è stata perfetta, come al solito: da questo punto di vista Christian Schmitz è una garanzia.

La sala della conferenza (Foto di Christian Schmitz)

La prima giornata

Avvisi prima dell’inizio della conferenza

La conferenza si è aperta con il Keynote di Geoff Perlman che, apprezzando il gran numero di partecipanti, ha voluto fare una foto dal suo punto di vista.

Geoff Perlman scatta una foto prima di iniziare il suo keynote

Il discorso si è aperto con il Forum. Geoff ha subito mostrato la sua soddisfazione per la comunità Xojo, una delle più disponibili in assoluto i cui numeri, mostrati dalle statistiche del Forum, sono in continuo e impressionante aumento.

Xojo Cloud

In seguito ha affrontato Xojo Cloud, mostrando alcune statistiche riguardo la sicurezza di questa soluzione: nell’ultimo anno ci sono stati in totale più di 360 milioni di tentativi di intrusione, fino a oltre 270 mila al mese per server. Ma il risultato è stato 0 (zero) intrusioni avvenute con successo, questo grazie agli oltre 100 aggiornamenti di sicurezza effettuati e alla struttura stessa del sistema di Xojo Cloud.

I costi del servizio non sono propriamente economici, ma a fronte di questi Xojo Cloud permette agli sviluppatori Xojo di fornire ai propri clienti soluzioni e servizi preoccupandosi solo di questi e del codice da utilizzare, piuttosto che doversi occupare della sicurezza e del mantenimento del server. Le valutazioni economiche si devono fare alla fine, considerando tutti i fattori in gioco e i potenziali costi dei rischi che vengono sottovalutati o malgestiti.

Le ultime novità introdotte

Il keynote è continuato con un riassunto delle novità introdotte negli ultimi due anni: oltre 1000 bugfix e più di 200 nuove funzionalità, tra cui la possibilità di creare applicazioni per schermi ad alta risoluzione, il supporto per RaspberryPi, la possibilità di compilare e fare il debug a 64 bit, i livelli di ottimizzazione del codice prodotto da LLVM, nuovi controlli per iOS (altri sono in arrivo), incremento del 400% della velocità di upload verso Xojo Cloud e nuovo data center in Europa per Xojo Cloud, oltre quello di Londra.

Il prossimo futuro

Con la release 2017r2 il supporto dei 64bit uscirà dalla fase beta e verrà supportato anche per XojoScript e per XojoCloud. Le operazioni sul tipo Text avranno le stesse prestazioni della versione a 32bit sul tipo string e le applicazioni windows a 64 bit avranno le icone in modo nativo (finalmente). Per il versante Linux arriverà il passaggio a GTK3 e l’HTML viewer a 64bit, per HiDPi bisogna aspettare ancora un po’.

Sarà quindi possibile rilasciare applicazioni complete e sicure a 64bit. Un aggiornamento che si preannuncia imperdibile. Ma per prepararsi in modo incrementale a tutte le novità presenti e future, aggiornando il proprio codice in modo continuo per sfruttare tutte le nuove funzionalità, è sempre meglio avere la propria licenza di Xojo aggiornata.

In seguito…

Continuerà l’introduzione dei 64 bit

Nel corso dell’anno i progetti saranno impostati di default a 64bit, sarà sempre possibile generare applicazioni a 32bit ma per questo occorrerà cambiare impostazione del progetto. Lo stesso IDE di Xojo sarà un’applicazione a 64 bit.

Xojo Framework

Il framework Xojo sarà completato e quindi sarà possibile utilizzarlo in tutti progetti tornando ad essere realmente cross piattaforma, visto che ora è obbligatorio utilizzarlo per iOS, mentre per le altre piattaforme si può utilizzare per molte cose ma non per tutte.

Plugin

Cambierà la gestione e il linguaggio per i plugin, che saranno non più globali ma relativi al progetto, per cui non ci saranno problemi se è necessario utilizzare per un singolo progetto un nuovo plugin. La nuova struttura dei plugin permetterà di svilupparli direttamente in Xojo, anche se rimarrà la possibilità di richiamare ed utilizzare librerie, questo permette di poter superare i limiti degli aggiornamenti dell’SDK e poterli sviluppare con i riferimenti sempre aggiornati. Veramente notevole.
Si potranno integrare risorse e il codice verrà compilato con una codifica intermedia (LLVM Intermediate Representation), in questo modo il codice sorgente rimarrà protetto, visto che non sarà presente nel plugin che si andrà a distribuire, e si potranno realizzare plugin per tutte le piattaforme, compreso iOS. Per realizzare questi plugin sarà necessaria una licenza Xojo Pro.

IDE

Verrà aggiornato anche l’IDE che riprenderà alcune funzionalità che avevano reso quello di RealStudio estremamente efficiente (ad esempio i parametri dei metodo torneranno sopra il metodo piuttosto che nella piccola e scomoda finestra laterale). Si è notato che il navigator per progetti di grandi dimensioni rende meno immediato il poter trovare i vari elementi e quindi si cercherà di prendere il meglio dell’IDE Xojo e di quello RealStudio per migliorare al massimo l’usabilità e la facilità di lavoro. Sarà anche possibile vedere contemporaneamente la libreria degli oggetti e l’inspector.

Interops

Verrà introdotti interops per semplificare il lavoro ora necessario con le declare. Un piccolo esempio vale più di mille parole.

In swift per iOS è possibile scrivere:

import UIKit
var systemVersion = UIDevice.current.systemVersion
var systemName = UIDevice.current.systemName

grazie ad interops sarà possibile scrivere in Xojo:

Using Xojo.iOS.UIKit
Dim systemVersion As Text = UIDevice.current.systemVersion
Dim systemName As Text = UIDevice.current.systemName

Se qualcuno di voi ha mai provato a scrivere delle declare per iOS, può capire quanto questo sia notevole, senza dimenticare che sarà completo di autocompletamento e verifica dei tipi di dati per evitare di passare alla declare sottostante il tipo di dato errato.

Android

Infine arriverà la possibilità di creare applicazioni per Android, completamente native e non basate su Java o altri sistemi di emulazione dell’interfaccia, come fanno diversi ambienti di sviluppo attualmente in circolazione per questa piattaforma. Sarà supportato Android dalla versione 4.4 KitKat. Questo framework sarà il primo completamente sviluppato solo con Xojo.

Una lunga storia

Il keynote si è concluso con alcune interessanti note su Xojo. Questo ambiente di sviluppo viene ancora visto con sospetto, si continua a preferire in prima istanza i grandi nomi presenti nel mercato. Ma è solo una questione di prospettiva delle cose.

Xojo, all’epoca REALbasic, è nato nel 1998 per la piattaforma mac e supportava i processori 68000 e PowerPC, ora produce codice per macOS, Windows, Linux, web, iOS, RaspberryPi e presto Android, per processori x86 e ARM, garantendo una continuità della soluzione e un percorso di crescita solido e continuo senza eguali.

All’epoca in cui è nato Xojo i sistemi diffusi e preferiti, in quanto garantiti da grandi aziende, erano: Apple MPW, Borland Delphi, Symantec Think C, Metrowerks CodeWarrior, Microsoft Visual Basic, Sun Java. Tutti sono scomparsi dal mercato o hanno avuto trasformazioni tali da essere completamente alieni per chi aveva iniziato ad usarli. Molti sviluppatori sono stati costretti ad iniziare da zero il loro percorso.

Uno dei motivi per cui Xojo riesce a garantire questa notevole continuità di evoluzione e crescita, ha detto Geoff Perlman, è l’avere un tasso di sostituzione degli ingegneri molto più basso dello standard del settore ed il fatto che questi non sono importati nell’azienda ma sono già utilizzatori dell’ambiente stesso, quindi ne conoscono tutti i pregi e le potenzialità di crescita.

La promozione di Xojo non si basa su depliant realizzati in modo impeccabile o costose pubblicità: si basa sulla positiva esperienza degli utenti che, parlando con i loro colleghi, possono fattivamente mostrarne tutte le caratteristiche positive, la semplicità d’uso e la continua introduzione di nuove funzionalità.

La giornata si interrompe con una pausa caffè.

La ricca pausa caffè (Foto di Christian Schmitz)

In questo post il riassunto del resto della giornata, il riassunto della seconda giornata e in questo le conclusioni.